I tronchi sovraortici sono costituiti dalle arterie che irrorano il cervello, in particolare carotidi e vertebrali. La carotide decorre nel collo e, dopo un tratto denominato carotide comune, si divide in carotide esterna, che vascolarizza i tessuti di faccia, lingua, bocca, scalpo, laringe e faringe ed in carotide interna che porta sangue direttamente al cervello. La biforcazione tra carotide esterna ed interna è la sede più frequente di patologia; in particolare in questa zona possono formarsi placche ateromasiche formate da grasso (lipidi, colesterolo), calcio, cellule morte, cellule infiammatorie, che possono determinare il progressivo restringimento del lume dell'arteria (stenosi). Una stenosi a livello della biforcazione carotidea può causare una diminuzione dell’ apporto di sangue al cervello, ma soprattutto può essere fonte di microemboli cerebrali che causano ischemie cerebrali e ictus. Le vertbrali irrorano invece la parte posteriore del cervello e sono più raramente coinvolte nei processi patologici alla base dell’ictus.
L’ecocolordoppler permette di valutare il grado di stenosi delle arterie e di effettuare un’analisi strutturale morfologica della placca ateromasica. Questo aspetto è di grande importanza per le indicazioni terapeutiche, mediche e chirurgiche. Tale valutazione racchiude un grande valore nella prevenzione dell’ictus cerebrale.
A livello dell’aorta addominale l’ecodoppler è un esame in grado di rilevare con notevole sensibilità e definizione la presenza di aneurismi definendo diametri, eventuale presenza di trombi murali, discontinuità e disomogeneità parietali, versamenti ematici retroperitoneali, dissecazioni.
Tutte le arterie possono essere colpite da questa patologia, anche se la sede più frequente è appunto l'aorta addominale. Il diametro dell’aneurisma è molto importante perchè influisce sul rischio di rottura ed è alla base delle decisioni terapeutiche. L’ecodoppler di aorta e arterie iliache è anche volto a definire la presenza di restringimenti (stenosi) ateromasici che possono inficiare le capacità di deambulazione.
A livello degli arti l’ecocolordoppler permette di valutare stenosi, occlusioni e circoli collaterali di compenso così da poter programmare un adeguato trattamento farmacologico o chirurgico.
La malattia più frequente, che colpisce soprattutto gli arti inferiori, è l’aterosclerosi e consiste nel deposito a livello della parete delle arterie degli arti inferiori di ateromi della parete dell’arteria che ne riducono il lume (stenosi). I primi sintomi possono essere crampi muscolari durante la marcia (claudicatio) che regrediscono con il riposo. Quando invece la malattia progredisce e le arterie chiuse diventano più estese, possono mancare l’ossigeno e i nutrienti per garantire il trofismo di base dei tessuti. Questo causa uno stato di ischemia che determina dolore continuo, detto dolore a riposo.
Nelle sindromi varicose lo studio emodinamico e morfologico del circolo venoso superficiale, delle giunzioni safeniche, delle vene perforanti e del circolo venoso profondo sono un preliminare imprescindibile per impostare una terapia adeguata chirurgica o medica.
L’ecococolordoppler è inoltre di fondamentale importanza per studiare la presenza di trombi nel sistema venoso superficiale o profondo, permettendo non solo la definizione della sede e dell’estensione dell’occlusione venosa, ma soprattutto l’analisi del grado di compattezza, di organizzazione e di aderenza del trombo. E’ infatti agevolmente possibile dimostrare l’eventuale presenza di trombi parzialmente liberi nel torrente ematico, flottanti, e quindi a rischio embolico.
L'ecocolor doppler transcranico trova particolarmente impiego come strumento diagnostico della pervieta' del forame ovale. Il forame ovale pervio rappresenta la piu' comune anomalia cardiaca di origine fetale, presente nel 20-30% della popolazione adulta. Spesso è associato inoltre ad emicrania con aura. La pervieta' del forame ovale ha un ruolo eziopatogenetico in molte forme di accessi ischemici transitori(TIA) o stroke definite criptogenetiche, ossia delle quali non si riesce a trovare la causa.
L'ecocolordoppler transcranico e' utilizzato inoltre nella valutazione preoperatoria dei pazienti con stenosi carotidea serrata, nell'ictus ischemico acuto e cronico e nella diagnosi e follow-up della patologia aterosclerotica cerebrale (stenosi intracraniche).
Le stenosi intracraniche infatti sono la causa del 7-10% degli ictus ischemici, da cio' si evince l'importanza dell'ecocolordoppler transcranico come strumento diagnostico e preventivo.
Medici Specialisti: Gianluca Faggioli, Monica Ferri, Alessandro Pilato