Celiachia e Sensibilità al Glutine

 

Cosa è la Celiachia?

E’ una intolleranza alimentare su base autoimmune nei confronti del glutine, contenuto in diversi cereali fra cui grano, orzo, segale, farro, kamut ed avena.

E’ una condizione comune?

In Italia le diagnosi alla fine del 2011 erano 122.000 a fronte delle 550.000 attese (prevalenza stimata 1%).

Quale è il sesso più colpito?

E’ più frequente nel sesso femminile con un rapporto femmine/maschi di 3/1

In che età si manifesta?

Può manifestarsi in qualsiasi età della vita (dopo lo svezzamento fino all’età geriatrica). Si nasce con una predisposizione genetica, ma vari fattori ambientali (stress, infezioni, modificazioni della flora batterica intestinale) sono necessari perché si manifesti.

Quali sono i sintomi che possono fare sospettare la celiachia?

Sintomi generali: dimagramento, stanchezza cronica, scarso accrescimento staturo-ponderale, depressione, ansia Sintomi gastro-intestinali: diarrea, dolori addominali, meteorismo, stipsi, difficoltà digestiva Sintomi extraintestinali: anemia, afte del cavo orale, anomalie dello smalto dentale, rialzo delle transaminasi, osteoporosi, infertilità ed alterazioni della sfera riproduttiva, dolori articolari e muscolari, eritemi, manifestazioni emorragiche, cefalea.

In quali altre condizioni/patologie è frequente la celiachia?

Familiari di celiaci, dermatite erpetiforme, diabete mellito di tipo 1, tiroidite autoimmune, sindrome di Down, deficit di IgA, cirrosi biliare primitiva, epatite autoimmune, sindrome di Sjogren atassia cerebellare, neuropatie periferiche, epilessia con o senza calcificazioni cerebrali.

Come si fa la diagnosi?

La ricerca degli anticorpi sierici antitransglutaminasi IgA, anti endomisio IgA ed antigliadina deamidata IgG identifica i soggetti con sospetta celiachia da confermare con la biopsia duodenale mediante gastroduodenoscopia. La biopsia consente di evidenziare la tipica lesione della celiachia caratterizzata da appiattimento e scomparsa dei villi dell’intestino tenue (foto 1B). Il test genetico è utile per evidenziare la predisposizione alla celiachia nei gruppi a rischio ed in caso di discrepanza fra sierologia e biopsia duodenale.
Quale è la terapia?

L’unica terapia è la dieta aglutinata stretta da seguire per tutta la vita. Se non riconosciuta e trattata con tale dieta, la celiachia può portare a gravi conseguenze fra cui l’insorgenza di un severo malassorbimento e di complicanze fra cui il linfoma intestinale.

Dopo la diagnosi è necessario sottoporsi a controlli?

Il controllo presso un centro specialistico va effettuato una prima volta dopo 6 mesi e successivamente 1 volta all’anno. Le motivazioni per il follow-up della celiachia sono le seguenti: 1) Verifica monitoraggio della dieta aglutinata (aderenza alla dieta) 2) Sviluppo di patologia autoimmune associata (in particolare la tiroidite autoimmune) 3) Possibile comparsa sindrome metabolica (secondaria ad aumento di peso per incremento dell’assorbimento intestinale) 4) Valutazione del metabolismo osseo (osteoporosi secondarie a malassorbimento di calcio e vit. D) 5) Sorveglianza per sviluppo di complicanze (celiachia refrattaria e linfoma intestinale)

 
 
 

La gluten sensitivity o sensibilità al glutine è  una condizione di intolleranza al glutine che, senza arrivare al severo danno della mucosa intestinale della celiachia, provoca sintomi intestinali ed extraintestinali che peggiorano notevolmente la qualità di vita di coloro che ne sono affetti. Si stima che i soggetti sensibili al glutine siano almeno il doppio dei celiaci. Pur non sapendo al momento se la sensibilità al glutine possa evolvere in patologia autoimmune e in complicanze neoplastiche, l’inquadramento diagnostico e terapeutico di questa condizione appare indispensabile.

Obiettivi del percorso diagnosi e follow-up celiachia e sensibilità al glutine

Diagnosi precoce
Cura del malassorbimento e delle sue manifestazioni sistemiche
Prevenzione  e diagnosi precoce delle complicanze  delle patologie autoimmuni
Corretto approccio nutrizionale alla dieta senza glutine
Formazione della classe medica

 

Responsabile: Dott. Umberto Volta

 

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