Le due principali malattie della prostata sono l’ipertrofia prostatica ed il carcinoma della prostata.
Il carcinoma della prostata è uno dei tumori più frequenti nella popolazione maschile. Nonostante l’elevato tasso di incidenza la mortalità è in diminuzione grazie alla diagnosi precoce .
L’ipertrofia prostatica colpisce molti uomini adulti e si manifesta soprattutto con disturbi urinari. Una corretta diagnosi permette di ridurre i sintomi e di migliorare la qualità della vita .
È tra i tumori più frequenti nella popolazione maschile dei Paesi occidentali. I fattori di rischio non sono ben chiari sebbene siano state dimostrate alcune correlazioni con abitudini alimentari (dieta ricca di grassi) e la familiarità per neoplasia prostatica (padre o fratello). Grazie ad una diagnosi precoce la mortalità del tumore della prostata è in diminuzione con miglioramento della sopravvivenza. La diagnosi precoce della prostata si basa su controlli periodici che prevedono una visita urologica, il dosaggio del PSA ed eventuali ulteriori esami strumentali.
Il tumore della prostata ha una elevatissima probabilità di guarigione se diagnosticato precocemente.
La diagnosi precoce consente di fornire al paziente il trattamento “minimo indispensabile” per garantire la cura della malattia.
Talvolta, in pazienti selezionati, non si rende necessaria alcuna cura ma solamente uno stretto programma di controlli (la cosiddetta “ sorveglianza attiva ”) volti a seguire lo sviluppo della malattia, pronti ad intervenire nei casi in cui vi sia davvero necessità
Il tumore della prostata, a seconda del grado (aggressività) e dello stadio (estensione) della malattia, può essere trattato con due diverse metodiche: chirurgia e radioterapia.
• Chirurgia: è ad oggi il trattamento più utilizzato ed è indicata nei casi in cui la malattia sia confnata alla prostata. La prostatectomia radicale prevede l’asportazione della prostata, delle vescicole seminali ed in alcuni casi dei linfonodi della regione vicina alla prostata. Questo intervento si associa ad un buon tasso di guarigione della malattia grazie alla sua radicalità. Tuttavia dopo questa procedura i pazienti possono presentare incontinenza e impotenza. Grazie all’afnamento delle tecniche chirurgiche (“nerve sparing”) e ad una migliore conoscenza dell’anatomia, negli ultimi anni il tasso di incontinenza si è ridotto notevolmente e anche il recupero della potenza sessuale è migliorato. L’introduzione di nuove tecnologie come la chirurgia robot-assistita ha consentito di limitare la morbidità perioperatoria e di ottenere un più precoce recupero dei risultati funzionali riducendo l’impatto sulla qualità di vita del paziente rispetto alla chirurgia tradizionale, pur mantenendo gli stessi risultati oncologici.
• La radioterapia: rappresenta un’altra opzione terapeutica per il trattamento del tumore della prostata. Utilizza radiazioni ad alta energia per “uccidere” le cellule tumorali. Può essere utilizzata a scopo “curativo” come trattamento radicale oppure può essere associata alla chirurgia subito dopo prostatectomia radicale (“adiuvante”) o a distanza di tempo (“di salvataggio”).
Nei pazienti con malattia già metastatica o nei pazienti non candidabili ad un intervento radicale per l’età o per le comorbidità può essere utilizzata anche la terapia ormonale : si tratta di farmaci che riducono l’azione del testosterone per “bloccare” o limitare la malattia. Tale terapia a volte può essere associata anche alla radioterapia o somministrata dopo l’intervento chirurgico.
Colpisce molti uomini in età adulta e si manifesta con disturbi urinari (disuria). In particolare può provocare ostruzione urinaria (riduzione del mito) e difficoltoso svuotamento della vescica con comparsa di sintomi irritativi quali la pollachiuria (aumentata frequenza minzionale) e la nicturia (aumentata frequenza minzionale notturna). Le complicazioni più importanti dell’ipertrofia prostatica sono: formazione di calcoli vescicali; formazione di diverticoli vescicali; infezioni urinarie; ritenzione urinaria (che richiede il posizionamento di un catetere vescicale). La diagnosi e la cura si basano su:
Il trattamento dei sintomi da ipertrofia prostatica è in prima istanza di tipo medico. Si somministrano farmaci che hanno lo scopo di ridurre i sintomi e di limitare la crescita del tessuto prostatico. Nei casi in cui la terapia medica fallisca o nei casi in cui si manifestino le complicazioni su descritte può essere indicato un trattamento chirurgico.